Pieve di Cadore
Monumento a Tiziano e lettera dello stesso al Consiglio dei Dieci.



Lettera di Tiziano al Consiglio dei Dieci per un dipinto da collocare nella sala del Consiglio



1513-Die ultimo Maji in Consilio X
Lecta fuit supplicatio infrascripta:

Illustrissimo Consilio X
Havendo da puto in suso Principe Serenissimo et Signori Excellentissimi io TICIAN de serviete (a) de Cadore postome ad imparar larte de la pictura non tanto per cupidita del guadagno quanto per veder de acquistar qualche poco de fama: et essere connumerato tra quelli che ai presenti tempi fanno profession de tal arte. E ancor ch’io sia sta per avanti et etiam de presenti cum istantia recercato et dala Santità del Pontefice et altri Signori andar a servirli. Tamen desiderando come fedelissimo subdito che son de la Sublimità Vostra lassar qualche memoria in questa inclyta Cità, ho deliberato, parendo cussì a quella, de tuor lo assupto de venir a depenzer nel Mazor Conseio et poner ogni mio inzegno et spirito fina averò vita, principiando, se cussì parerà alla Sublimità Vostra, del teller nel qual è quella bataglia da la banda verso de piaza che è la più difficile et che homo alcuno, fina questo dì,non ha voluto tuore tanta impresa. Io Signori Excellentissimi seria più contento ricever per satisfaction dela opera che farò quella mercede fusse stimata conveniente et molto mancho. Ma perché , come ho sopradicto, non stimo se non l’honor mio, et haver solum el modo de viver, piacendo alla Sublimità Vostra se degnarà concederme in vita mia la prima Sansaria in Fontego di Todeschi, che quovismodo venirà ad vachar, non obstante altra spectative,cum i modi, condiction, obligation et exemption ha missier Zuan Belin, et do Zoveni che voglio tuor appresso de mi che me adiuda,da esser pagadi al Officio del Sal, assieme cum i colori et tute altre cose necessarie, sì come li mesi passati fu concesso per el prefato Illustrissimo Conseglio al dicto missier Zuane. Che prometto ale Excellentissime Signorie Vostre far tale opera: et cum tanta presteza et excelentia che le remanirano contente. A le quali umilmente mi racomando TICIAN de Cadore.



Pieve di Cadore - Stele a ricordo di P.F.Calvi e dei Caduti nei moti risorgimentali del 1848 .
E’ triste dopo il super celebrato 150° anniversario dover constatare che la provincia di Belluno ed il Cadore che hanno dato il loro contributo di sangue per la causa nazionale, siano trattati dal governo nazionale come i parenti poveri rispetto alle altre provincie confinanti che non hanno dato nulla, anzi… ed ora sono pure ossequiati !!! Ah ! Carducci ci manchi !